martedì 27 febbraio 2007

2007 paura e sospetto multimundiale



Cosi' appariva il mio schermo poco fa, con un Cece che mi parlava da Firenze City, e un Maradona che scartava una decina di giocatori.
Procedo nella mia rivoluzione cybernetica, che di ribelle non ha niente, ma che ha questo carattere comunicativo....
Di sicuro questo l'ho capito nel 2007 si puo' comunicare, e' cosi' facile che lo facciamo anche se non vogliamo, anche se vogliamo pensare ai fattacci nostri...

Immagini a tempo pieno davanti ai miei occhi, e badate bene, che per scelta o no sono uno di quelli che non hanno una televisione e un cellulare nella propria vita a frastornarmi e non ho un lavoro sedentario in un ufficio...

Ma cio' nonostante....

Vabe' che ve lo dico a fare siete nella stessa barca anche voi..

Ho imparato altri due acronimi, che come sapete sono alquanto ricorrenti nei comuni dialoghi dei New Yorkesi (che quando vogliono sanno proprio come non farsi capire)
Uno e' P.C. Politically Correct
L'altro e' P.F.G. Pretty fucking good

E' strano e per niente semplice quando la gente ti parla per acronimi, perche' non ci sono mai le note a pie' di pagina a spiegarti cosa vogliono dire e poi c'e' anche l'effetto confusione, misunderstanding; un acronimo di una parola puo' essere simile ad un'altra parola...e cosi' via...

Mi capitano sempre piu' conversazioni di politica da barre, e queste paroline spuntano fuori dai giornali come funghi...
Io cerco di farne il minor uso posibile per non incappare in errori e ripeto tutto due volte, sempre, anche perche' ho sempre l'impressione che la gente mi trapassi con lo sguardo, (questi Yenkees sono un po' pieni di se' un so se si era capito).
Difendo i colori di bandiera... intendo tutto e niente, perche' in realta' mi sono trovato alle strette proprio ieri sera, che un affezionato del bar mi diceva che l'Italia sbaglia a voler andar via dall'Afghanistan per Paura...
Lasciamo perdere il fatto che io sono pacifista, che il momento politico italiano sia piu' o meno concentrato su questo che su altro, che qui siamo in un america guerrafondaia e speculatrice, lasciamo perdere tutto questo.
Cosa gli avreste risposto voi?
Io gli ho detto bravo benny, hai proprio ragione...
Non bisogna avere paura dei talebani che si riorganizzano e che nascondono il modo di trovare Bin Laden, questo diceva, non bisogna avere paura neanche dopo tutto il male che ci hanno fatto a noi americani, non bisogna avere paura.
Ehh si', allora lo dico a Prodi non ti preocupa'...ce lo dico io.

Chiaro come gira qua?
I mostri in testa c'hanno...

A me mi ha fatto paura, quasi piu' di un altro che c'ha il nonno italiano che guarda Porta a Porta via satellite e che pensa che i Comunisti siano una specie di animali selvatici e che e' quasi svenuto a sapere prima come funziona il nosro governo e poi chi era Napolitano.

che Robe.... che Robe...

Da queste parti e' dura parlare di tanti argomenti. C'e' una spaccatura enorme fra la societa' che sono loro e il resto delle comunita' civili, che sono per loro belle quanto ti pare ma sottosviluppate.
Che e' vero poi...a me mi fa paura sapere quante testate nucleari ci sono disseminate negli stati uniti...Diverse migiaia, sapete!?... e visto che ho paura vuol dire che in effetti sono originario di una societa' sottosviluppata, che non e' in grado di trattare con questi qua.
E' questo il discorso che vien di fare, brrrrr

La societa' del sospetto nel prossimo, della paura di ogni identita', della stupidita' e delle bombe atomiche.







fatevi vivi sempre e comunque su Skipe...
Li' sono gigiroyale

martedì 20 febbraio 2007

Storie di sera...

Gia' l'ora e' tarda , il vento ulula, il lupo ulula, la neve ulula.
il vicino mi spara una televisione a muro davanti alla finestra
chi vuol' essere billioner
mi fo una foto




me ne fo un'altra



e un'altra ancora




poi mi fo due risate, ah ah, gli rubo l'accesso e vi saluto da quaggiu'.

poi vi raccontero' anche cosa ho trovato in un libro sugl'indiani d'america e le loro storie...prometto citazioni.

lunedì 19 febbraio 2007

Fatevi 2 risate alle Facciacce nostre...



1 Billione di sacchetti!

Secondo il Wall street, sono piu' di un miliardo i sacchetti di plastica che annualmente e sottolineo annualmente gli stati uniti producono usano e poi gettano all'aria da buoni zozzoni....
Ma quale global warming qui e' tutta questione di scuregge che questa gente produce!
Sempre secondo lo stesso giornale, un industriale plurimiliardario avrebbe offerto 25 milioni di dollari a chi trovasse un rimedio per il surriscaldamento della terra prodotto in grande scala anche dalle sue industrie e attivita'.
Il fantomatico personaggio sarebbe infatti uno dei tanti ricchissimi dell industria aeremobilistica, un settore decisamente a alto fattore inquinante per produzione e consumi.
Il giornale , una vera Bibbia per gli imprenditori americani e del mondo, commenta che non e' poi cosi' assurda l'idea se tanto e' vero che l'unica altra possibilita' per gli Stati Uniti di rientrare nelle RESTRITTIVE norme del Kioto Act e' la sostenibilita'.
Che vi devo dire....
ma speriamo che gli tocchi di sborsarli i 25 milioni di dollari o che un giorno gli metteremo noi l'embargo perche' scureggiano troppo, o chissa' che davvero...
In ogni caso tutto quanto mi pare assai avvilente se messo in queste prospettive...
E in piu' oggi e' il Fuckin' President Day
ARGH!

vostro g

venerdì 16 febbraio 2007



Nuove dagli U S....
Il presidente Bush e' inciampato su un pacco di rapporti non letti dall'Iraq e' cascato e si e'fatto molto male.
Ha percio' deciso di ritirare le truppe e chiudere i business svariati che aveva apertola' fra cui anche un industria di palloncini prodotti con gli scarti del petrolio raffiguranti la sua faccia.
Pare sia molto interessato alla Tazmania perche' i dottori gli hanno che deve stare in ambiente familiare e la' ha scoperto che ci sono molti bush (cespugli)..

Ci vuol altro per dimenticare come gira male questo mondo....
Comunque scherzare non fa mai male...

Bhe mi trovo a scrivervi con l'ultimo gioiellino Mac appena comprato...un oggetto avveniristico che dopo il prematuro guasto al vecchio dinosauro dell'Alex che usavo a sbafo, ho trovato buono di accaparrami.
Fa abbastanza impressione vedere che i computer sono arrivati gia' ad avere due cervelli, quando noi siamo ancora alle prese con la clonazione delle cellule staminali per le ricostruzioni facciali...
Ma cosi' e' la tecnologia...
allego una cosa che sono riuscito a fare con questo portatile..
e questo sara' il prodotto delle seguenti azioni compiute da Ezechiele (ho scelto un nome di un Lupo ilustre anche per questo computer)
Fotografarmi , ritoccare la foto, collegarmi ad internet a sbafo dell'ignaro vicino di casa che non so chi sia, e mandarvi il messaggio...tutto mentre ascoltavo i Litfiba che stavo caricando sull'ipod.
RIMARCHEVOLE!

Io sono malato di tecnologia ma niente meno e niente di piu' di questo 2007....

martedì 6 febbraio 2007

Ma dove sono i Tamales!

A parte che qui ancora non ho trovato il modo di mangiare questa famigerata pietanza messicana estremamente piccante, nonostante ci sia un fottio di Mexici, ma mi chiedevo, ascoltandoli da un mitico cd che Giova mi regalo' (o gli rubai...) che fine hanno fatto i Tamales De Chipil?... staranno facendo i soliti giri fra Grassina, Pontedera, S.Miniato e l'India...
Bhe guardate il sito WWW.TAMALES.IT che mi stavo sspolpando, sono veramente SANI !

E soprattutto...ma quello nel mezzo e' forse MANU CHAO? Naaaaaaaaa...

Day By Day

Eccomi qua!
Un'altra giornata libera per il vostro compagno d'oltreoceano.
E mentre sorseggio un caffe' che sa alquanto di vaniglia da una tazza che centra la testa di Lohan (ah se avessi una tazzina) mi stavo domandando come butta nel vecchio continente, ma sfogliando l'ultimo Vernacoliere (grazie mille sorellona!) e ciacciando qua e la' sulla rete mi sono risposto da solo che non c'e' poi tutto questo fermento anche la' da voi.
Almeno il vernacoliere continua liberamente nella sua opera di satira libera e scanzonata, ma questo non ha mai smosso granche' le acque...
E mi sembra sempre piu' che ce ne vorrebbero di acque smosse.
Ma sara' che "l'emigrante" ha un occhio piu' esigente verso la madrepatria.
Da quando sono tornato da dopo le feste, mi sono messo nell'ottica sempre piu' nitida che non sono poi cosi' folle a pretendere di imparare qualcosa da questa mia esperienza day by day negli States, semplicemente perche' gli orizzonti a volte sono molto difficili da decifrare partendo dai soliti presupposti.
Percorrere la stessa strada ogni giorno, e frequentare gli stessi ambienti e combinare le solite infrazioni alla norma non aiuta molto lo svilupparsi di liberi pensieri, ma la scelta radicale di venire a stare qua per questi mesi , anche se dettata prevalentemente da motivi sentimentali, mi ha messo in tutte altre prospettive.
Il mondo mi sembra finalmente un po' piu' piccolo, un po' piu' a misura d'uomo, e una volta visti e rivisti tutti questi grattacieli e tutti questi luoghi di potere (che di piu' potenti ce n'e' pochi) inizi a vederne le screpolature, le falle, le imperfezioni e queste sono le cose che riportano un po' la tua prospettiva a essere a misura d'uomo.
Ogni corporazione che esige il suo palazzo in questa torreggiante NewYork, e' solo una grossa baracca tenuta insieme da profitti e caffeina, ogni colletto bianco e ogni paria di questa moderna Babilonia, inseguono sogni da 100 o centomila dollari e per questi macinano farina e non si fermeranno mai.
Succede anche da noi che a volte invece di un idealista nasca un politico corrotto, che al posto di un pasticcere nasca un manager arrivista, che al posto di un dentista venga fuori una spia industriale, e che la buona fede vada a farsi friggere.
Qui probabilmente c'e' un po' piu' di virus ormai, e l'americanista e' oggi un'antiamericanista.
La' cultura meritocratica da' vantaggi a prescindere dai fini.Questo non era nei patti.
La terra delle opportunita' le concede oramai sempre piu' a chi si impiega senza scrupoli per una causa, a chi day by day non sta a farsi troppe domande su quello che sta facendo.Anche questo non era nei patti.
Come da noi le invenzioni piu' azzeccate sono quelle che sganciano il lavoratore che puo' sembrare irreprensibile da un contesto tutt'altro che irreprensibile.
La Polizia Ausiliare ( i vigilini ) che fanno multe a raffica non sono praticamente riconducibili allla lobby dei parheggi fiorentini, il sindaco che arricchisce con le multe un fondo che riutilizza per chissa' quale politica non e' responsabile della frustrazione della gente e a chiederglielo ci si potrebbe sentire rispondere che sta investendo in politiche giovanili, mentre ai giovani sequestra i motorini...
Qua si vede come tutto puo' raggiungere altri livelli, quando per costituzione non si garantisce un sistema sociale e tutti si caricano il doppio di responsabilita' per non trovarsi nella cacca un domani.
Bhe e' un'altro par di maniche senza sistema sociale, quando questo manca per scelta e non per contingenza.
Questa e' l'america, non la Mongolia, se ci stai puoi sperare di farcela senza aver bisogno di appoggiarti ad uno stato, ad un sistema.
Se te la senti puoi provare a farcela con le tue mani e basta.
Questa l'illusione e questa la realta'.
E per noi eredi di atti storici di civilismo e di solidarieta' tutto questo sembra una follia, una corsa solitaria per un premio da spartire con non si sa chi.
Alcuni credono nella famiglia, altri nella religione, altri, la maggioranza, in se' stessi e cosa si portano dentro questi americani per affrontare questa grande corsa?.... questo e' il vero mistero...
Ancora non ho risposte sensate.
In ogni caso mi danno tanto da pensare e saldano in me tutti quei pezzi che non sempre e' facile attaccare.
La prospettiva ti cambia a sentir parlare in un'altra lingua dei soliti fatti.
Pensi al tempo stesso che le tue radici sono lontanissime e le tue idee sono nate quel giorno sul passo della Sambuca e non ti dai pace nel pensiero che un californiano che vive qua da un anno ti dimostra di vederla come te.
O viceversa ti incavoli con un newyorkese nello stesso modo in cui quella volta ti ha fatto incavolare un pisano mentre stavi pigliando il sole in piazza dei cavalieri.
E poi ti dici:- Oh non ero in un altro continente?...
E l'effetto e' entusiasmante, hai conferma matematica scentifica che vivi nel tempo e non nello spazio, che vivi nei rapporti che ti si presentano ogni volta, che sei cosa rispondi, che sei cosa dici, cosa fai, cosa pensi e soprattutto che non cambi cosi' tanto se sei all'ombra di una bandiera a stelle strisce o di un tricolore italiano, messicano o irlanese.
you don't give a shit for all those f ' nationalisms.
Qui ci sono meno modi per parlare del piu' e del meno,forse, meno tempi del cazzeggio, meno dubbi.
E' come se qui tutto avesse domanda e risposta e la filosofia (amore per la conoscenza) per quelle grandi riflessioni che serve a compiere fosse una spatolina gratta stucco, inutile, perche' ad ogni domanda c'hanno una risposta.
Chissenefrega del perche', se e' giusto va bene e lo fai se no va male e stai bono.
Fa senso?
Vorrei un po' perdermi nel caffeino del dopopranzo ognitanto, vorrei la manifestazione di dissenso ognitanto, vorrei la battuta sardonica, ma non e' male ammirare anche l'artificio di questo posto, e tutto il lavoro e la selezione naturale di persone su persone che dai tempi della May Flowers in poi e' avvenuta qua.
Da noi la selezione naturale non e' piu' stata un fatto storico dai tempi della peste...
Cacchio quando pensi ai trisnonni di questi stessi americani che si contendevano stati deserti nella loro guerra di secessione, o a tutti gli sfollati del mondo che sono venuti qua con tutti i loro fardelli, e' come un libro di racconti senza fine.
Questo posto e' ancora talmente in divenire che non sai mai se domani ti ritroverai nello stesso posto.
Va bene non continuo la mia speculazione. Non vorrei mi portasse a casa prima del previsto.
E visto che non ci tengo a tornare a casa prima del previsto credo che lascero' il pensiero a meta'.
Si' perche' adesso invece mi fa un po' strano pensare ad una vita giorno giorno a Firenze e dintorni.
Il precariato, il caro affitto, le tasse, la lega nord, i fasci, il sindaco, la firenze pisa livorno, Camp Darby, la tranvia, il motomondiale, la serie A, Matarrese, il papa Nazister, brrrrr.....
Devo far finta che non esistano queste cose? davvero? se no non torno piu'?
Va bene ci provo, ma voi aiutatemi a credere in un futuro migliore.
Se no continuo con "Alla scoperta di popoli del nuovo millennio a giro per il mondo" SHOW.
Un bacio
a chi sta poco bene
a chi si annoia
a chi e' senza dubbio triste
a chi va male a scuola
a chi cerca lavoro
a chi molla il lavoro
a chi mi pensa
a chi penso io
a chi ama i lupi
a chi se l'e' letta tutta.
g

sabato 3 febbraio 2007

Tanto per darvi un'idea...


Niente da dire, queste due calamite appese al mio frigo, descrivono esattamente come mi sento a volte.