
Sono stato in tre grandi negozi (Mac, Sony e Virgin) della grande mela e mi sono fatto una scorpacciata di vetrine della Manhattan HiTech..
Bhe il contesto e' sempre quello, curiosare dal mio piccolo oblo' nella navigazione incerta in questi primi anni del nuovo millennio..
Lasciamo stare l'impressione di stare davanti a questo grande rimodellamento asettico del mondo che ci annichilisce a tutti quanti..
Il fatto e' che le strade di manhattan in su e giu' , in qua e in la', sono davvero un po' come le sintesi di un'intero mondo...
Non dico del nostro, quello fatto di cose piu' importanti di computer e gioielli, ma di un certo tutto altro mondo sviluppato e intero. Sono cosi' cariche di firme e immagini e contenuti tutte quelle decine di strade, che pare una catena immensa di prodotti, davanti ad una catena immensa di consumatori.
Non centra la critica capitalista,il discorso e' che consciamente o meno tutti noi produciamo o consumiamo e l'idea e' che tutto finisca un po' su questa abbondante tavola cascando piu' o meno alla rinfusa o presentato come portata d'eccellenza.
Ho visto dei gioielli impressionanti in una vetrina di Bulgari, che non si puo' dire che non siano oggetti d'arte, come un orologio di platino da polso che non c'e' disegno e colori piu' belli, ma cosa ci facevano la'? in una vetrina? cose che per ogni passaggio di mano c'e' scritta la fortuna o la sfortuna di persone e persone, ricche e no (chi e' che cava i diamanti in africa?)
Il negozio dopo invicta, e una dozzina di grossi orologi che segnano da anni ore e il tempo stesso di altre nazioni del mondo.
Il tempo del mondo alle diverse ore del mondo a battere i suoi secondi sotto gli occhi della gente che cammina qua.
Poi entro in una corte di plexiglass di un grattacielo che non capisco nemmeno quale effettivamente e' a contenerla.
Mi guardo intorno, il tetto di plexiglass e' a metri sulla mia testa sospeso in tenso-struttura bianca.
Ci sono dei tavolini satinati e lucidi, gente quantomeno bizzarra seduta non legge, fa immagine, non c'e' verso di sentirsi a proprio agio in un ambiente cosi' alieno...ci sono pure dei bambu' che nemmeno si capisce dove affondino le radici...
Un luogo non luogo, uno dei pochi dove ho trovato un cartello con scritto Pubblic Place.
E davanti a questa un'altra arena, in un'altra serra stesso stile, della Sony.
Un luogo altrettanto paradossale, una specie di piazza , dove si passa dai due mega negozi Sony Video e Sony Audio ai Lab (laboratori) della Sony Wonder.
Un filo unico li percorre e quando entri dalle porte sulla strada non sai se quando riuscirai di nuovo avrai o meno una presa scart alla base del cervello (vedi Matrix).
Poi Il Mac Store... The Cube
accedi da un cubo stile Piramide del Louvre con campeggiato un ologramma di una mela mangiata e ti ritrovi in un saturazione di onde elettromagnetiche che torni a casa e accendi le lampadine con lo sguardo.
Hi tech o no tutto quello che viene prodotto passa di qua... ho imbroccato una vespa del 1963 rossa fiammante.
tutta la serie di MacGiver, e tutti i coltellini svizzeri mai prodotti in tutti i vari modelli.
Senza definire New York come un crogiolo di gente (scorbutica) senza nemmeno considerare la moltitudine straniera che compone la citta', facendo finta che la gente di New York un giorno se ne stesse a casa sua, le tracce di ogni cosa pensata ideata e prodotta sono reperibili nell'arco di un centinaio di strade. E le trovi con una logica dissennata per la quale e' tutto in catena da una cosa all'altra...
E torniamo alla gente... ma e' possibile che siano davvero cosi' minchioni?
Mamma mia quanto non gliene frega niente a tutti quanti....
Ti fanno cascare le braccia.
Non gliene frega di Kioto, delle bombe e delle guerre, delle armi e della pena capitale e non gliene frega del loro vicino di casa che non simporta chi e' fino a quando non ti calpesta l'erba del giardino, ma che roba!!!!
Poi dice perdono il capo... Lo sapete che al supermercato come in qualsiasi luogo pubblico, se sfiori o semplicemente giri intorno a qualcun altro e' bene che chiedi gentilmente il permessso, che se no inneschi a volte lo spavento nel prossimo a volte una reazione tipo mezzogiorno e mezzo di fuoco? Si sfavano se non chiedi il permesso o si allarmano e si spaventano...mah!
a volte mi imbambolo sulle facce di questi americani che mi circondano e (non lo dite in giro) ma mi sembrano veramente Tondi...
Magari poi vo a Bergamo e trovo che anche li' non siano proprio tutti rifiniti, il che pero' non mi consola molto.
Disinteresse e' tutta una questione di disinteresse.
Come in un film anni settanta il futuro qua si sta apparecchiando in salotti multidotati di video e appaecchiature sempre piu' invadenti, medicine contro la tristezza da solitudine e lo sfiancamento da apatia, e donne e uomini sempre piu' giovani che si buttano nel carnaio del lavoro del guadagno del risparmio. Il fine ultimo non c'e' piu' e se non sei cosi' ambizioso da voler diventare il piu' ricco di tutti sarai l'ennesimo mediocre con villetta mediocre in un mediocre vicinato.
Neanche la trappola del Bar Mario c'e' in america, che almeno fa comodo a vecchi e bambini per trovarsi insieme a bere caffeini e fregare le partite ai calcini...
No, ognun per se' e tutti per gli Stati Uniti D'America...bleah!
ps forse il futuro sta nei Robot, la sony non e' cosi' indietro....si eviterebbe, sostituendo la classe media americana, che qualcuno poi perdesse il capo...mmm...sarebbe l'ora!
pps no scusate sono ore serie e tristi queste in america, non bisognerebbe ironizzare, ma c'e' un'indifferenza anche verso queste cose che e' disarmante....anzi forse e' il caso di dire che c'e' un'indifferenza armata che difende diritti alla violenza puntando il dito su ogni cosa che non sia in grado di difendersi.
Basta mi sono bollito e emozionato e si e' fatto tardi.
La mia opinione e' che non ne verremo mai a capo di questi americani qua, sono ognuno per se' e non ne li tocchi finche' non li prendi uno per uno.
Hastaluego