e chi lo avrebbe mai detto che le sfide a volte si preparano in casa, davanti allo specchio, a fingere una conversazione e tutte le sue piu' o meno probabili evoluzioni.
Penso a quando studiavo per un esame in treno prima di un orale, alla notte prima della tesi in cui provai una sola volta la presentazione sussurata in camera a monte fanna con l'Alex nel letto svaccata a dormire alle 4 di notte.
Penso alla prova in bici con Lo' per le pendici e i boschi del monte senario con borse e carico che schianto la ruota e mi chiedo come faro' in effetti ad arrampicarmi sullo "00".
Penso agli allenamenti e alle sedute di training autogeno prima della miriade di volte che ho fatto cose che non avrei voluto o a quegli interminabili momenti di calma che mi prendo sempre prima di infilarmi in una riunione sui bimbi che seguo, o di andare a trovarli a casa, o alla lucidita' che ricerco mentre tengo le ruote della bici in bilico sul marciapiede tutti i lunedi' in via de' serragli per ricordarmi che e' sottilmente importante il lavoro che faccio con i ragazzi di sipario....anche se per 8 euro l'ora a nero...
Penso a quando ogni momento della mia vita in cui e' cambiato qualcosa per merito mio e per mia scelta ancora non era successo e a tutta l'energia mia che vale, tutta l'energia della mia Li-be-rta' (scelta=liberta')
Penso e ripenso e ancora guardo lo specchio ti vedo e fingo che sei di la' dal bancone, saluti Lo' e mi guardi coi tuoi occhi neri, i tuoi occhi neri e profondi
Ciao XXXX...... mi blocco, il punto e' solo la cotta che mi sono preso...
questa volta il vizio di rimandare lo lascio a qualcun altro pero'
Domani ti chiedo se vuoi uscire con me.
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