martedì 14 novembre 2006

Livin'in America

Ciao a tutti,
la maggior parte di voi si ricorderanno di me per essere stato il protagonista di "Dove non osano le quaglie" o per "Brave Hearts" un film sulla vita di un giocatore di solitari,.....
Va bene finiamola qui la biografia .
Non e' ancora tempo di memorie....
Finalmente il vostro amico parente compagno ha trovato un po' di requie e puo' scrivervi qualcosa su questa pazza avventura newyorkese: non sara' mai possibile farvi arrivare in allegato tutta l'aria che si respira qua, ne' ogni singola storia che si puo' conoscere anche solo camminando per questi posti, ma sara' in ogni caso divertente per me scrivere di tanto in tanto quello che passa per la mia testa. Un po' come si fa quando non ci si e' visti per un po' quando capita qualcosa che ci sgancia e ci riaggancia altrove.
Ed e' forse proprio questo il mio caso.
Sono arrivato solo da qualche giorno e mi sono gia' piazzato in un posto che forse non lascero' finche' staro' qua, un posto abbastanza inusuale.
A parte il delirio del jet lag e le relative cascaggini, mi sono subito messo di buzza a cercare casa.
Difficile quando si cerca una casa e' stabilire limiti e priorita', ma sono stato abbastanza fortunato ad imbattermi in un annuncio molto particolarein un sito tipo scambiasi occhiali da sole con orologio di marca.
Ho bruciato un paio di pauia di suole nei primi tre giorni e la cosa assurda e' che nemmeno ho messo piede a manhattan ancora. Non era la' che la cercavo.
Non manchera' il tempo per farlo, e nel frattempo ho battuto il Bronx che sembra essere un posto incredibile.
Credo che qua sara' inoltre facile trovare un lavoro con i bambini, visto che una coppia media del Bronx mi pare fatichi ad aspettare i ent'anni per avere un figlio.
Che si dia credito alla teoria del crogiolo (Meltin pot) o dell' insalatiera (Salad Bowl) in ogni caso il Bronx credo proprio che esalti questa essenza di NYc.
Latini, Afro, Asiatici, e bianchi di ogni origine affollano senza turno i diversi angoli delle strade, e non lo fanno a quanto ho capito per i loro business, ma perche' qui hanno ormai famiglie e radici. E' tutto un salutarsi si mani diverse,e quando ho fatto un giro con Lohan, il cane piu' rispettato del quartiere, e Willy the Bear,il ciccio cinquantenne che ci sfama e ci da un tetto sotto lauta ricompensa, mi saro' fermato un centinaio di volte a stringere mani o a scambiare con loro chiacchere disinteressate.
Sembra insomma che il Bronx sia proprio un posto da vivere e non da ciance o affari.
Questa zona del Bronx per intendersi e' quella di Fordham e chi di voi ama E.A.Poe dovrebbe sapere che qua ha abitato tormentato, vivendo la storia con la sua mogli bambina. La casa e' ancora qua.
Non e' certo un vero Ghetto ci sono attivita' e servizi di ogni tipo, sono tutti orgogliosi qua della Bibblioteca pubblica del Bronx da poco apetra,ma certo se ti fai un giro sotto la soprelevata del 4 direzione Manhattan, non Poggetto,puoi trovare banchi del pegno e ambulanti sdentatissimi...
E poi tutte queste palazzine a mattoncini rossi, tante, da pazzi, ma niente pacchianate alla Donald Trump.
Quando sono arrivato mi e' toccata la traversata di tutta la citta' con metro e treni per raggiungere Bronxville, la cittadina dove studia Alex.
Incredibile l'impatto...puoi finalmente vedere la fine della citta' che diresti infinita, alberi giganti che annunciano riserve, il verde che sovrasta: Tipo yonker o riverdale, cittadine lungo l' Hudson,legate a doppio filo alla citta', gente che va su e giu' all'assalto della citta' con grosse macchine in pulman in treno.Costruisce benesser e lo consuma. Gente mai sazia e molto Busy.
Ho scoperto presto che non valeva la pena pagare montagne di soldi per starmene solo in una periferia lontana , tipo villaggio Truman Show, bello pulito sereno, ma limitato , controllato, inquadrato.
Qua nel Bronx le ore scorrono lente, c'e' piu' tempo, le cose girano a misura d'uomo e no di macchina.
La mia lista stile KILL BILL che vede 4 sfide scritte su un notes ha iniziato a sfoltirsi cosi' edun vero piacere.
Nel Frattempo guardarmi intorno e continuare a scrivervi che mi fa piacere e nelle prossime altri scorci, altre faccende, altre differenze.
Insomma state bene , grandi e piccini e scrivetemi se avete da raccontarmi qualcosa o curiosita' o che so io ok?

ps oddio ho gia' preso la cadenza...

Ciao

Differenze del giorno
Le macchine sono enormi e si sapeva, il sarcasmo e' l'unico modo di sostenere un Newyorkese, che sono un po' pieni di se',ma la meglio e' questa: la frutta esiste solo sotto forma liquida , zuccherata, ipercalorica e colorata.AAAARRRGGGHHHH